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    Le "Stories" di Lara

    Note di testo:

    Dopo il grande successo di “Fuori dal Branco” e la sua riedizione titolata “Cyberbullismo e non solo...” - in scena tutte le stagioni dal suo primo debutto nel Febbraio del 2003 con oltre 420 repliche viste da circa 135.000 studenti - “Banna il Bullo” anch’esso rimasto in scena per oltre 7 anni consecutivi, la Compagnia del Novecento propone un nuovo spettacolo teatrale sul cyberbullismo, dal titolo Le “Stories” di Lara... cyberbullismo al femminile - ovvero come i social possono sconvolgere una famiglia Il nuovo lavoro è centrato sulle dinamiche psicologiche ed emotive che coinvolgono genitori e figli che si devono confrontare con questa realtà sempre più presente nella vita di tutti noi. Lo spettacolo vuole accompagnare il pubblico a riflettere sull'importanza di non sottovalutare mai atteggiamenti e fenomeni di bullismo che si manifestano attraverso i social e la violenza fisica, come risoluzione dei problemi, e che possono portare quindi i ragazzi a reagire spesso in maniera estrema e drammatica. Ulteriore punto di riflessione di questo lavoro vuole essere la presa di coscienza da parte della “carnefice” che si riscatterà dedicando poi la sua vita agli altri. L'importanza di comunicare, di conoscere, di denunciare si contrappongono alla paura, al disagio e al silenzio che sono complici del fenomeno del bullismo diretto e indiretto.

    Note di regia:

    L'intento di questo lavoro teatrale è di far riflettere adulti e ragazzi sull'importanza di denunciare il bullismo, per poter vincere insieme la paura, la vergogna e il senso di smarrimento che troppe volte porta le persone più giovani, che ne sono coinvolte, a compiere gesti estremi e disperati. Ed è proprio da questo punto di partenza che il nostro lavoro teatrale nasce e si sviluppa. In scena due fratelli: lui al terzo anno di liceo, lei al primo e i loro genitori. Il sipario si apre proprio con quest’ultimi, sprofondati nel loro disagio e nei sensi di colpa per quanto avvenuto ai loro figli. Da qui ha inizio il racconto di questa famiglia travolta da una serie di avvenimenti, dove i protagonisti, in primis la ragazza, sono gli adolescenti coinvolti nella vicenda. In evidenza il rapporto tra i due fratelli, il confronto tra le nuove amicizie di scuola e l’amica di sempre della giovane protagonista, la relazione tra i genitori e i loro figli, inscenando uno spaccato di vita familiare reale e simile a tutte le famiglie. L’uso dell’intelligenza artificiale, come scappatoia dallo studio, l’abuso dei social, e la violenza fisica e verbale, usati come mezzo per ottenere quello che si vuole, sono gli ingredienti portanti della nostra storia. Dialoghi serrati, musica ed effetti luce/video, rendono lo spettacolo fruibile ed efficace per il giovane pubblico, accompagnandolo così ad una profonda riflessione su questa realtà a loro così vicina. Come ormai da anni nostra consuetudine verrà proiettato un filmato nato dall'esigenza di approfondire in maniera più diretta ed esplicita le conseguenze di chi pratica o subisce il cyberbullismo attraverso per esempio alcune piattaforme social come Instagram o Tick Tock, per citare le più rilevanti. La triste realtà è che proteggere i ragazzi da questo tipo di bullismo virtuale è quasi impossibile; l'unica vera risorsa è di sensibilizzare i nostri ragazzi a questo problema di cui, finché non ne sono vittime, difficilmente riescono a capire la gravità. In sintesi: i comportamenti visti durante la messa in scena vengono quindi analizzati, mostrando più chiaramente ai ragazzi la cruda realtà che li circonda, mettendoli così a conoscenza di ciò che realmente può accadere a chi commette atti di bullismo attraverso i social. Questo contributo filmato vuole essere il preludio per un dibattito che possa aiutare gli studenti a comprendere l'importanza del loro ruolo nella battaglia contro il cyberbullismo.
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